Dino Piazza

Dino PiazzaDavid Italo Piazza, noto in arte come Italo Dino o come Dino Piazza, nacque a Roma nel 1899 da famiglia israelita. Subito dopo la prima guerra mondiale alla quale prese parte, giovanissimo, militando nell'arma degli Alpini, esercitò in Milano la professione di ingegnere edile fino al 1924. Si trasferì quindi a Roma dove visse fino al 1953, anno della sua morte.

A partire dagli anni '30 esercitò la pittura partecipando alla vita culturale e artistica della città, vivendo dapprima in Via Dandolo, in Trastevere, in un palazzo che lui stesso aveva progettato, e successivamente in Via di Villa Ruffo, in una proprietà del Principe Ruffo, accanto a Villa Strohl-Fern, che com'è noto ospitava in quel periodo diversi artisti (Marcello Avenali, Francesco Trombadori, Carlo Levi tra gli altri), a pochi passi da Piazza del Popolo, da Via Margutta, da quel "Baretto" di Via del Babuino reso famoso da Ugo Moretti in "Gente al Babuino".

Ha lasciato fra le 250 e le 300 opere di cui tuttora circa 200 sono nella disponibilità della famiglia.



LA SCUOLA ROMANA

Viene definita Scuola romana, o Scuola di via Cavour, un eterogeneo gruppo di artisti di attitudine espressionista, attivo a Roma tra il 1928 e il 1945. Nonostante la definizione acquisita nel tempo, è da tener presente l'oggettiva impossibilità di riscontrarvi il carattere organico di una vera e propria "scuola". Nel novembre 1927 Antonietta Raphaël e Mario Mafai vanno ad abitare al n° 325 di via Cavour, in un palazzo umbertino che verrà demolito nel 1930 per fare posto alla nuova "via dell’Impero" (l’odierna "via dei Fori Imperiali"). In poco tempo questa casa studio diventa un luogo di ritrovo per letterati come Enrico Falqui, Giuseppe Ungaretti, Libero de Libero, Leonardo Sinisgalli, Arnaldo Beccaria, Antonino Santangelo, e soprattutto per giovani artisti come Gino Bonichi detto Scipione, Renato Marino Mazzacurati, e Corrado Cagli. Dopo il 1930 il centro di gravità di questi artisti andò a spostarsi nella zona nord della città, dove si trovavano Via Margutta, Via del Babuino, e soprattutto Villa Strohl-Fern, punto d'incontro di diverse discipline artistiche.



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